Il toponimo nasce dal composto di valle e da un secondo nome di significato incerto: per alcuni potrebbe riferirsi al nome proprio di persona tedesco, Griso, per altri, invece, si riferirebbe al fiume che scorre nella zona.
Comune montano situato ad oltre1600 metri di altitudine, ai confini con la Savoia, si trova in un contesto paesaggistico di grande effetto, la Valgrisenche appunto, piccola valle delle Alpi Graie circondata da vette e ghiacciai.
Il comune di Valgrisenche è il centro principale dell'omonima valle: dispone di piste di discesa di media lunghezza, di una pista di fondo e, nelle immediate vicinanze, di un comprensorio di 8 chilometri di piste e tre sciovie che raggiungono i 2000 metri di quota.
Il paese è famoso per la produzione dei "draps", tessuti di lana di pecora prodotti a mano con antichi telai di acero; potrebbe essere una buona idea anche salire fin sugli alpeggi per assistere alla lavorazione del formaggio tipico di queste zone, la Fontina, e magari acquistarne un po'.
Questo luogo estremamente importante per il transito verso la vicina Val d'Isère fu abitato stabilmente solo in epoca medievale. Fu possedimento dei Savoia e divenne territorio di frontiera nel 1859, allorché la Savoia fu ceduta alla Francia. In epoca fascista fu denominato Valgrisenza e Valgrisanche fino al 1976. Tra il 1951 ed il 1960 fu costruita la gigantesca diga di Beauregard per la quale fu sacrificato il villaggio di Fornet e l'omonima cappella.
Da vedere:
La parrocchiale di San Grato. L'edificio odierno risale al 1871 circa e sostituisce una chiesa precedente, più antica. L'edificio si presenta con un'unica navata, in stile corinzio, conserva un altare in marmo bianco di Carrara, presente nella chiesa dal 1923, un organo di grande valore storico ed artistico. Il campanile, risalente al 1392, è una torre in pietra con forma quadrata e cuspide a piramide ottagonale, la cella campanaria è arricchita da bifore.
Il Museo d'arte sacra all'interno della chiesa di San Grato conserva oggetti di epoca compresa tra il XIII ed il XIX secolo, di particolare valore la statua lignea raffigurante la Madonna con il Bambino risalente al XIV secolo ed una croce del XIII secolo.
L'oratorio di San Grato situato sulla sponda del lato omonimo ad oltre 2400 metri di altezza.
La cappella di Usellières del 1633.
La cappella di Fornet sommersa dalle acque del lago con il villaggio omonimo nel 1952.
La cappella di Plantè, risalente al 1681, è dedicata a San Bernardo e Sant'Agata.
La cappella di Mondange del 1648, ricostruita nel 1890, è dedicata a San Giuseppe, Sant'Ilario e Santa Barbara.
La cappella di La Carrà, edificata nel 1669 e restaurata nel 1993, si trova a 2000 metri di quota, ha come patroni la Madonna delle Grazie e San Pantaleone.
La cappella di Bonne, dedicata a San Dionigi, risale al 1688.
La cappella di Rocher del 1688 è consacrata all'Addolorata.
La cappella di Revers dedicata alla Madonna del Rosario.
La cappella di Prariond, risalente al 1640, è intitolata a San Germano.
La cappella di Cerè, risalente al 1642, è dedicata a Santa Barbara e Sant'Anna.