Il toponimo deriva dal nome proprio di persona latino Avitius. Comune montano in provincia di Aosta, il cui territorio abbraccia entrambi i versanti della Dora Baltea ed un certo numero di frazioni, Avise si trova a ridosso della gola di Pierre Taillèe, che separa Avise da La Salle, sulla antica Via delle Gallie. Presenta grande varietà geo-morfologica: sulla sinistra della Dora Baltea si estende il vallone di Vertosan con ampi pascoli ed i laghetti di Zioule e Leysser, il Col de Bard, il Col Serena ed il Col Citrin; a valle numerosi villaggi, tra i quali, attiguo ad Avise, il borgo medievale di La Forge, stretto attorno a due castelli e alla parrocchiale. Sulla destra della Dora, alle spalle del villaggio di Runaz, si trova un grande bosco, altri villaggi e, oltre l'alpeggio Glacier, il Lac du Fond, lago di origine glaciale.
La zona con molta probabilità era già abitata in epoca preromana.
Reperti archeologici consentono di ipotizzare che la regione fosse popolata già durante la preistoria: intorno al 3000 a.C. vi si insediarono comunità di pastori e cacciatori, i Celti ed i Salassi, popolazioni note per le capacità venatorie e l'attaccamento alla propria libertà. Resistettero con forza e tenacia alla conquista romana; tuttavia, dopo anni di lotte, nel 143 a.C., dovettero cedere e acconsentire che il popolo vittorioso si appropriasse dei loro terreni. I Romani, circa cinquant'anni dopo, fondarono la colonia di Eporedia, l'odierna Ivrea, nonché, nel 25 a.C., la colonia militare Augusta Praetoria Salassorum, l'odierna Aosta. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la Val d'Aosta fu sottoposta al dominio dei Burgundi, degli Ostrogoti (VI secolo), dei Longobardi (568), sconfitti in seguito dal re di Borgogna. Da quel momento divenne territorio dei Franchi fino all'888, quando tornò al Regno di Borgogna. Con la morte di Rodolfo III, nell'anno Mille, la Borgogna fu inglobata nel Sacro Romano Impero Germanico, divenendo successivamente parte della contea dei Savoia. Avise appartenne ai signori locali, denominati di Avise, i quali, forti della posizione strategica in cui si trovava il borgo, non vollero unirsi alla casata dei Savoia, a differenza di quanto fecero gli altri feudatari. Fino al XIII secolo si susseguirono le lotte tra i signori feudali per il dominio del territorio. Nel 1691 le truppe francesi invasero la Val d'Aosta ed il villaggio di Runaz,facente parte del territorio di Avise, fu completamente incendiato.
Da vedere:
Il castello di Avise, risalente al 1492, fu fatto costruire da Bonifacio d'Avise. Accanto alla struttura principale si erge una torre con base quadrata, ornata in cima da motivi tipicamente gotici. La presenza di porte murate e l'aggiunta di finestre tradisce sovrapposizioni e diverse fasi architettoniche. I particolari arredi presenti all'interno testimoniano il modus vivendi dell'epoca.
La casa forte di Runaz, , anche detta Maison de Mosse, dalle belle finestre in stile tardo-gotico, fu costruita dai signori di Avise tra il XIV ed il XV secolo sull'antica strada romana, in un punto strategico, a poca distanza dal passaggio di Pierre Tailèe. Oggi ospita la Biblioteca Comunale ed è sede dell'Association Valdotaine Archives Sonores.
La Maison de Blonay, che sorge su un promontorio presso la chiesa di San Brizio, è composta da una torre merlata a base quadrata, che fu la prima dimora dei signori di Avise, e risale all'XI secolo. Il castello fu aggiunto in epoca successiva.
La parrocchiale, edificata sul luogo in cui si trovava la chiesa precedente, demolita perchè troppo piccola, fu consacrata nel 1869. Presenta un campanile quattrocentesco.
Il Museo di arte sacra,presso la chiesa di San Brizio, contiene opere appartenenti sia alla chiesa parrocchiale che alle cappelle dei vicini villaggi e sono risalenti ad un periodo che va dal XV al XIX secolo.