Sull'orogine del toponimo si registrano pareri discordanti: per alcuni "Rubilans" deriva dalla collina di terreno rossiccio su cui è situato il paese, per altri "Ribolendus" deriva da "rio gorgogliante", il torrente Cialancie, infine alcuni lo fanno derivare dal latino "robur" (forza o quercia).
Comune in provincia di Cuneo, al centro della Val Vermenagna, confinante con Roccavione, Roaschia, Vernante, con i quali in passato sono sorte dispute in ordine ai confini, il territorio di Robilante è ricco di boschi di castagni e di rovere.
Il paese è documentato in un diploma del 1041 che attestava la sua appartenenza al Vescovo di Asti. Era dotato di un consiglio deliberante già nel 1571, di cui si conserva documentazione costante solo a partire dal 1599. Soggetto all'Abbazia di Borgo San Dalmazzo, dopo il suo diretto coinvolgimento nelle lotte del Monferrato ed essere stato sottoposto per un breve periodo ai Marchesi di Saluzzo, durante la dominazione angioina fu inserito nel distretto di Cuneo per passare nel XIV secolo ai Marchesi di Ceva, che nello stesso periodo prestarono giuramento di fedeltà al Conte Amedeo di Savoia. Agli inizi del XVIII secolo fu concesso in feudo ai Massimo Carostia. I Savoia disgregarono il distretto di Cuneo, ma dopo la dominazione francese il comune rientrò nella provincia di Cuneo che la riforma albertina del 1859 aveva ricostituito.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Donato, patrono del paese, edificata nel XVIII secolo. Presenta una pregevole facciata, moltissimi affreschi ottocenteschi, recentemente affrescati, e conserva al suo interno un crocifisso in legno risalente al XIV secolo. Il campanile sorge sulla torre di guardia di una preesistente struttura romana. Prima del Seicento si presentava in stile romanico, alta e sottile, abbellita da pregevoli bifore, successivamente, per consentire l'aggiunta di nuove campane e dei quadranti delle ore, l'intera struttura è stata ricoperta di uno strato di pietre che ha enormemente appesantito il tutto. Non distante dalla chiesa si può ammirare un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna con Bambino.
La cappella di Sant'Anna, ad un'unica navata, situata in posizione dominante rispetto al paese, da cui si può godere di un magnifico panorama. Fino alla prima metà del XVIII secolo era consacrata a San Bernardo, di cui rimangono molti affreschi raffiguranti scene della vita del santo.
Le numerose cappelle campestri.