Sul toponimo le opinioni sono discordanti: per alcuni deriverebbe dall'antroponimo latino "Quartus", per altri proverrebbe ugualmente dal latino, ma farebbe riferimento alla posizione dell'abitato sulla via Consolare Campana, "ad quartum lapidem". E' un comune in provincia di Napoli, situato nella zona orientale del cratere spento più vasto dei Campi Flegrei, nella Piana di Quarto. L'economia cittadina si fonda principalmente sull'allevamento e sulla produzione agricola, in particolar modo sui vini, tra cui il Piedirosso e la Falanghina.
La zona fu abitata sin dall'Età del Bronzo, come testimonia il ritrovamento di interessanti reperti. Il primo abitato fu fondato da coloni greci,;seguì la colonizzazione da parte dei Romani che tracciarono la via che collegava il porto di Puteoli a Capua. Questo asse viario, per realizzare il quale i Romani dovettero superare numerosi ostacoli ed ideare soluzioni di ingegneria davvero incredibili, rappresentò un elemento fondamentale per lo sviluppo economico della cittadina. La zona, ricca di paludi, fu progressivamente bonificata a partire dalla fine del Settecento per divenire estremamente fertile. Frazione di Marano, ha acquistato la sua autonomia nel 1948.
Da vedere:
Santa Maria Libera Nos a Scandalis fu costruita su una preesistente cappella nel XIII secolo. Dall'aspetto estremamente semplice e di grande linearità, interrotto solo da un rosone e da una soluzione simile ad un timpano in cima, è preceduta da una piccola scalinata. Possiede un campanile molto originale e conserva, tra i tanti arredi sacri, un'acquasantiera in marmo del XVII secolo, decorazioni a stucchi.
La chiesa di San Pietro e Paolo
La cappella di San Petrillo.
La montagna spaccata è un taglio lungo 290 metri realizzato dai Romani in una collina per rendere possibile il passaggio della via Campana.
La Mansio costituiva un luogo di sosta durante i viaggi tra Lazio e Campania.
La Necropoli di Via Brindisi ospita tre mausolei, un triclinio ed altri reperti.
La Piazza di Santa Maria.
Punta Marmolite.