Sul toponimo non c'è concordia di opinioni: per alcuni deriverebbe, per la prima parte, dall'antroponimo latino "Pomelianus" (la gens Pomelia fu proprietaria del borgo), per la seconda parte, invece, farebbe riferimento ad un arco situato nella zona. Altra corrente di pensiero lo lega all'antroponimo romano "Pompilius". Comune in provincia di Napoli, situato nella fertile pianura ad est del capoluogo, sulla sinistra orografica del torrente Regi Lagni, è attraversato dal lagno dello Spirito Santo. Nell'abitato si distingue un centro storico ed una zona più recente che si è sviluppata in concomitanza con il consolidarsi del polo industriale Fiat, nonché il parco pubblico, vasto circa 67.000 metri quadrati, che oggi ospita eventi musicali e manifestazioni. L'economia cittadina si basa principalmente sull'industria automobilistica ed aereonautica; la seconda voce è rappresentata dalle coltivazioni di frutta e di cereali.
Di origine romana, il primo abitato si formò dopo che Labeone ebbe assegnato ai Romani il territorio per porre fine alle lotte tra Napoli e Nola che se lo contendevano. Suddiviso in lotti, fu assegnato ad alcune famiglie, tra cui i Pomilii. Caduto l'Impero romano, la zona fu conquistata da Longobardi e Bizantini e visse un periodo di difficoltà. Con il tempo i coloni si aggregarono in piccoli villaggi riuscendo progressivamente ad affrancarsi dai signori a cui erano stati legati. Il paese fu conquistato dai Normanni e fu sotto diverse famiglie feudali, tra cui i Filangieri, i Carafa, i Cattaneo.
Da vedere:
La chiesa di San Felice in Pincis, situata nel centro storico, è di antica fondazione. Fu ristrutturata una prima volta nella prima metà del Settecento, una seconda pochi anni dopo. In quell'occasione fu rifatta la cupola, nella seconda metà dell'Ottocento si operò un nuovo rimaneggiamento con la trasformazione della struttura che fu risistemata a tre navate. Il campanile, altissimo e costruito in tufo e pietra, risale al XV secolo. La chiesa ospita diversi dipinti ed affreschi, tra cui un affresco cinquecentesco raffigurante l'Adorazione dei Magi, una tela settecentesca, un fonte battesimale della seconda metà del XVI secolo.
La chiesa di Santa Maria del Carmine conserva una pregevole statua in legno raffigurante la Madonna ed una tela cinquecentesca che rappresenta la Madonna della Cintola con il Bambino.
La ex Congrega del SS. Sacramento, fondata nel 1704, custodisce pregevoli dipinti.
La chiesa della Madonna delle Grazie.
La cappella Imbriani Poerio.
La chiesa di San Pietro.
Il Palazzo Baronale, di epoca settecentesca, si sviluppa su tre piani.
La torre dell'Orologio oggi sede della Biblioteca Comunale.
Il Palazzo del Municipio.
La Taverna d'o Passo.