Cittadina della Bassa Romagna, in provincia di Ravenna, Massa Lombarda è situata ad appena 20km dalla costa adriatica, circondata da immense coltivazioni di frutta. Tutto cominciò da un piccolo agglomerato agricolo sorto ai margini della selva di Lugo, nell'VIII secolo d.C.; nel 1251 il territorio di Massa Lombarda diede asilo a numerose famiglie provenienti dai territori di Mantova, fuggite dalle loro terre a causa delle vessazioni perpetrate dai feudatari locali. Il paese, quindi, cambiò il suo nome da Massa San Paolo a Massa dei Lombardi. Nel 1440 fu venduta da Papa Nicola III agli Estensi: iniziò, quindi, un periodo di grande fervore culturale, favorito dalla lungimiranza dei regnanti, dalla costruzione di nuovi edifici civili e religiosi. Basti pensare che sotto il governo di Francesco d'Este, Massa Lombarda arrivò a coniare una propria moneta. Con l'estinzione della casata degli Este, passò allo Stato della Chiesa e, fatta eccezione per la breve parentesi napoleonica, vi rimase fino al 1859, quando fu annesso al Regno d'Italia. Gli ultimi anni del XIX secolo e i primi del XX furono determinanti per l'economia della città: qui, infatti, furono realizzati i primi esperimenti sugli alberi da frutto e sulla coltura delle barbabietole da zucchero. Nel 1927 fu sede della Seconda Esposizione Internazionale della Frutticoltura.
Siti di interesse:
- il Palazzo Comunale, affacciato su Piazza Matteotti e progettato nel Settecento da Cosimo Morelli;
- la Torre dell'Orologio, simbolo architettonico della città, realizzato dal morelli dopo che la precedente torre era andata distrutta in un incendio;
- la Chiesa Arcipretale della Conversione di San Paolo, realizzata nel Cinquecento su una preesistente struttura. Si presenta a pianta basilicale a tre navate, affiancata da una torre campanaria a pianta quadrata, alta 38 metri.
- la settecentesca Chiesa del Santissimo Salvatore; l'esterno è del massese Zaccaria Facchini mentre l'interno, probabilmente, è opera di Cosimo Morelli;
- la Chiesa di Santa Maria del Carmine, fatta costruire nel XVII secolo dai frati carmelitani, è uno splendido esempio di architettura barocca. Attualmente è utilizzata come sede di convegni, mostre ed esposizioni.
- il Santuario della Beata Vergine del Trebeghino, anche detta dell'Oppio, dal nome del fondo rustico su cui sorge e in cui un contadino trovò un'effige della Madonna che, in breve tempo, fu oggetto di venerazione.
- il Santuario della Beata Vergine della Consolazione e il Cimitero monumentale, costruito tra il 1794 e il 1813 sotto la direzione dell'architetto Zaccaria Facchini;
- il Museo Civico "C. Venturini" che espone i documenti, gli oggetti d'arte e archeologia, libri e reperti naturalistici un tempo appartenuti al medico, filantropo e collezionista Carlo Venturini.
- la Pinacoteca Comunale, che espone una ricca ed interessante collezione di pitture che vanno dal Seicento al XX secolo.