Importante centro agricolo e industriale della pianura ravennate, Alfonsine (letteralmente "le terre di Alfonso") deve la sua fondazione alla famiglia Calcagnini che, nel 1465, ricevette da Borso d'Este, duca di Ferrara, le terre a destra del Po di Primario, Filo e Longastrino. Teofilo Calcagnini, prima, ed il figlio Alfonso, poi, intrapresero un'imponente e sistematica opera di bonifica delle terre paludose; residuo delle zone umide che un tempo occupavano queste zone è ancora visibile nella Riserva Naturale, che fa parte del Parco Regionale del Delta del Po.
Con l'abolizione dei diritti feudali, Alfonsine divenne comune autonomo nel 1814; durante la Seconda Guerra Mondiale fu gravemente danneggiato dai bombardamenti.
Siti di interesse:
- il Museo della Battaglio del Senio, in Piazza della Resistenza, in cui è documentata attraverso immagini, foto e video, le fasi della cruenta battaglia del 10 aprile del 1945;
- la casa natale del poeta Vincenzo Monti, uno dei maggiori esponenti del neoclassicismo in Italia, con mobili, quadri, cimeli ed alcune edizioni originali delle opere del poeta;
- la Chiesa Arcipretale di Santa Maria, con splendide vetrate absidali e ceramiche del faentino Gaetano Dalmonte, nonché una tela raffigurante il Battesimo di Gesù, di Anacleto Margotti, donata da un ex aviatore statunitense che partecipò ai bombardamenti su Alfonsine, in segno di riconciliazione;
- l'Oratorio di San Vincenzo Ferreri, risalente al XVIII secolo, al cui interno è custodita una tela attribuita alla scuola dei Longhi.