Il toponimo deriva dall'antroponimo latino Marcus. Comune in provincia di Venezia, Marcon è situato su un'area completamente pianeggiante, attraversata da canali e da diversi corsi d'acqua.
Benché non siano giunte fino ai giorni nostri testimonianze evidenti della presenza dell'Impero romano, la conformazione delle arterie viarie e la vicinanza rispetto ad Altino consentono di dedurre che la zona subì l'influsso positivo di Roma. Il primo atto storico in cui si fa riferimento a Marcon risale all'anno Mille: si tratta di un atto di donazione da parte del Vescovo di Treviso ai Benedettini di Mogliano che amministrarono il territorio fino al XV secolo. L'area era caratterizzata dalla presenza di boschi e stagni e per questo motivo rimase a lungo poco appetibile e scarsamente popolata. Morcon, così come la provincia di Venezia, fu conquistato dalle truppe francesi guidate da Napoleone e riconosciuto comune autonomo nel 1807. Sotto il dominio asburgico fu accorpato a Mogliano, riconquistando la sua autonomia nel 1818.
Da vedere:
La chiesa arcipretale di San Giorgio, di cui si hanno notizie documentate sin dal XII secolo, fu costruita nelle forme attuali nel Settecento. Ad unica navata, custodisce al suo interno cinque altari del XVIII secolo, una tela del Boldini, quattro pregevoli statue in legno, un organo risalente alla fine del XIX secolo, un tabernacolo cinquecentesco ed un prezioso pannello decorativo policromo dedicato a San Giorgio.
Il tempietto di San Giuseppe, risalente alla fine del Seicento, è in un elegante stile rococò con piccolo campanile a vela. Conserva un tela seicentesca del Ruberti.
La chiesa di San Bartolomeo del XVIII secolo conserva preziose tele ed un bellissimo altare marmoreo intarsiato.
La chiesa dei Santi Benedetto, Cirillo e Metodio fu realizzata su progetto dell'architetto Barbisan nel XX secolo.
La cappella e la barchessa di Villa Astori sono tutto ciò che rimane di un vasto complesso realizzato nel Seicento.
Villa Pauletta edificata nel XVII secolo.
Il Parco dello Zero.