Ceglie Messapica sorge a 302 m sul livello del mare su uno degli ultimi avamposti delle Murge Meridionali. Parte dell' Alto Salento e della Valle d'Itria trovasi, pur essendo in provincia di Brindisi, equidistante da quest' ultima e da Taranto.
L' economia di questa cittadina è basata principalmente sulla coltivazione degli ulivi e delle viti ma anche su alcune attività manifatturiere.
Come si deduce dal nome , Ceglie fu un centro messapico assai importante, anzi fu la capitale militare di questo popolo italico ( quella civile fu la vicina Oria). Kailia, questo l' antico nome, in cima ad un colle, permetteva ai suoi abitanti di vedere la città magno-greca di Taranto, la nemica storica, la quale ambiva a conquistare tutta la Messapia garantendosi lo sbocco sul mare Adriatico.
Gli studiosi hanno individuato quattro cinte murarie difensive concentriche di cui la più piccola, la più antica, ha un perimetro di cinque chilometri e poteva contenere non meno di 40 000 persone. Si tratta di un muro difensivo composto da blocchi megalitici (specchie) sistemati a secco che spesso integrano la roccia a tratti affiorante.
Vi sono poi altri due livelli, molto vicini l' uno all' altro, ed infine una quarta linea di cinta che dista dal centro circa quattro chilometri. Queste opere difensive, realizzate in tempi diversi, dovrebbero risalire ad un epoca che va dal V al IV secolo a.C.
Le testimonianze messapiche non si limitano alle specchie, ai fortini e ai muraglioni ma sono stati rinvenuti tombe, monete, vasi e altri svariati tipi di oggetti. Molti di essi sono ora conservati nei musei di Taranto e Brindisi, solo una piccola parte nel museo archeologico locale.
In epoca medievale Ceglie si era ridotta al rango di semplice villaggio anche se i Normanni vi costruirono una roccaforte intorno all' anno 1000. Attorno alla torre Normanna, con vari rifacimenti, fu eretto il Palazzo ducale che fa ancora bella mostra di sé. Di interesse è anche la Chiesa Collegiata, dedicata alla Vergine Assunta, la cui costruzione fu iniziata nel 1521 ma che nel 1786 fu oggetto di ristrutturazione secondo i canoni barocchi dell' epoca.