Centro amministrativo, culturale e storico della Val di Fiemme, Cavalese è una ridente località turistica della provincia di Trento, situata sulla parte terminale dell'ampia e soleggiata terrazza naturale che caratterizza l'intera valle. L'area di Cavalese fu abitata dall'uomo sin dalle epoche più antiche: è, infatti, documentata la presenza di insediamenti preistorici lungo la catena del Lagorai (Mesolitico), del Dos Zelo (Età del Ferro) e del Parco della Pieve (epoca tardo-romana). I primi insediamenti abitativi andarono sviluppandosi lungo il corso del Rio Gambis ma, a causa delle continue e rovinose esondazioni di quest'ultimo, la popolazione dell'allora centro di Cadrubio fu costretta, nel XII secolo, a spostarsi più all'interno. Nel corso del XVI secolo ha inizio l'opera di contenimento del Rio, con la realizzazione di pittoreschi argini, mulini e segherie. Nel Settecento, grazie anche al contributo di nobili e potenti famiglie che stabilirono qui la loro residenza, Cavalese si affermo, definitivamente, come il centro culturale ed economico dell'intera Val di Fiemme. Qui aveva sede la scuola pittorica di Giuseppe Alberti, nella quale lavorarono anche Michelangelo e Francesco Unterberger, capostipiti dei c.d. pittori cavalesani. Ma, prima di tutto, qui aveva sede la Magnifica Comunità di Fiemme, nata ufficialmente con i Patti Gebardini del 1111-1112.
Per la sua ampia e variegata offerta turistica, cavalese permette di essere visitata ed apprezzata in ogni momento dell'anno: durante i mesi primaverili ed estivi è possibile, infatti, dedicarsi a lunghe passeggiate all'aria aperta a piedi, a cavallo o in mountain bike, raggiungendo rifugi montani per apprezzare le gustose specialità culinarie della Val di Fiemme; in inverno, invece, gli appassionati della neve potranno divertirsi con le piste di sci alpino e sci nordico o lasciarsi catturare dalla candida bellezza dei paesaggi imbiancati, con le racchette da neve ai piedi.
Siti di interesse:
- il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, di origine medievale, fatto costruire dai vescovi di Trento quale residenza dei loro vicari in Val di Fiemme. Circondato da un muro merlato, sul prospetto principale sono ancora ben visibili gli affreschi cinquecenteschi che, un tempo, decoravano tutti i prospetti dell'edificio.
- il Banco della Resòn, unico in Italia nel suo genere, in cui si riunivano le assemblee della Magnifica Comunità per discutere e risolvere le questioni più importanti;
- la Pieve di Fiemme, intitolata all'Assunta, di cui si ha notizia sin dal 1134, grazie ad un'iscrizione in latino presente sul lato destro dell'edificio. Oggetto di continui rimaneggiamenti ed ampliamenti nei secoli successivi, sono ben visibili le varie fasi stilistiche ed architettoniche: dal romanico al gotico, dal rinascimentale al barocco. All'interno vi sono importanti affreschi romanici e gotici, nonché opere della scuola pittorica fiemmese.
- la Chiesa dei Sette Dolori di Maria, consacrata nel 1830 e realizzata in stile neoclassico grazie al lascito del prete-pittore Antonio Longo di Varena;
- la Chiesa di San Sebastiano, costruita nel Quattrocento in occasione di un'epidemia di peste e ricostruita nell'Ottocento;
- il Convento dei Padri Francescani con annessa Chiesa di San Vigilio, entrambi realizzati nella seconda metà del Seicento, conservano numerosissimi capolavori d'arte pittorica della scuola fiemmese, oltre a statue lignee ed altari in legno decorato.
- la Cappella dell'Ospedale;
- la Chiesa di Masi di Cavalese;
- la Cappella del Palazzo dei Congressi;
- i mulini, le segherie ed i lavatoi, lungo il corso del Rio Gambis.
- la funivia del Cermis.