Piccolo comune montano della provincia di Trento, situato nella zona medio-bassa della Val di Fiemme, Castello-Molina di Fiemme è una splendida località immersa in uno splendido paesaggio naturale e che, grazie alla variegata offerta turistica, permette al visitatore di apprezzarla in ogni periodo dell'anno. Durante i mesi estivi, infatti, è possibile beneficiare delle ossigenanti e rigeneranti passeggiate all'aria aperta lungo i sentieri montani della Val di Fiemme o del Lagorai o lungo le piste ciclabili che attraversano l'intera valle. In inverno, invece, si pratica lo sci di fondo negli attrezzati centri fiemmesi, lo sci da discesa nelle vicine ski area di Cermis e Pampeago nonché lo sci-alpinismo lungo la catena del Lagorai.
Tracce archeologiche permettono di affermare che la Val di Fiemme fu abitata dall'uomo sin dalla Preistoria; in particolare, la località di Zelor, presso la frazione Castello, fu abitata stabilmente a partire dal V-VI secolo d.C., per poi sparire progressivamente, in concomitanza con la migrazione dei popoli. Nel corso dell'Alto Medioevo si delinearono due distinte entità amministrative: la Degania, composta da gruppi familiari di stirpe germanica, e la Villa, composta da famiglie autoctone. Per gli appartenenti alla Degania, Massimiliano d'Asburgo, in qualità di conte del Tirolo, nel 1605, concesse la riforma degli usi sino ad allora tramandati solo oralmente; gli appartenenti alla Villa, invece, continuarono a far parte della Magnifica Comunità Di Fiemme, sia civilmente che politicamente.
Siti di interesse:
- i resti di epoca imperiale in località Doss Zelor (II-IV secolo);
- la Chiesa di San Giorgio, situata su un dosso che domina l'abitato e su cui un tempo sorgeva il Castello degli Eppan, distrutto dai valligiani nel 1296. Edificata tra il 1850 e dil 1856, è a tre navate con, all'interno, pregevoli capolavori artistici del XIX-XX secolo;
- la Chiesa dei Santi Angeli Custodi, nella frazione di Stramentizzo, costruita nel 1958 in sostituzione della precedente chiesa del Settecento, demolita e sommersa dalle acque dell'omonimo lago artificiale. Si presenta in stile alpino moderno e custodisce la pala d'altare di Michelangelo Unterperger e due angioletti provenienti dalla vecchia chiesa.
- l'ottocentesca Chiesa di Sant'Antonio di Padova, edificata presso la rupe Croz del Cogòl, al cui interno sono custoditi importanti opere del XVIII e del XIX secolo;
- il santuario della Madonna dei Boscaioli in Piazzol, costituito da una grotta con le statue in legno della Madonna di Lourdes con Bernardette e di un Boscaiolo inginocchiato in preghiera davanti alla Vergine e da una cappella.
- la Cappella del Cristo Redentore;
- la Cappella della Madonna di Lourdes.