Dall'aspetto sinuoso, Ventotene è la più piccola isola abitata dell'arcipelago ponziano, situata lungo la rotta che unisce Ponza a Ischia. Di chiare origini vulcaniche, non presenta rilievi considerevoli; è caratterizzata da una costa alta e frastagliata, macchia mediterranea, splendidi fondali e reperti archeologici di epoca romana. L'urbanizzazione dell'isola risale al Settecento ad opera di Antonio Winspeare e Francesco Carpi. In epoca romana vi furono confinati per vari motivi numerosi familiari di imperatori.
Un po' più a largo di Ventotene, quasi allineato a sud con Ischia, sorge l'isolotto di Santo Stefano, sempre facente parte amministrativamente del comune di Ventotene. Qui vi fu edificato un carcere borbonico, attivo fino al 1965.
Siti di interesse:
- i resti di Villa Giulia, dal nome della figlia di Augusto, che dominano Punta Eolo;
- il porto romano, interamente scavato nel costone tufaceo;
- la peschiera romana, con tanto di rete di canali per il ricambio dell'acqua, utilizzata per l'itticoltura;
- la cisterna romana;
- l'acquedotto romano;
- l'edificio carcerario dell'isolotto di Santo Stefano, realizzato dall'architetto Francesco Carpi su incarico di Ferdinando IV; dalle forme mastodontiche che ricordano le follie barocche napoletane, ospitò personaggi politici di spicco e antifascisti;
- la settecentesca Chiesa di Santa Candida, dalle forme neoclassiche, al cui interno è custodita una tela di Sebastiano Conca;
- il Castello borbonico, oggi sede del Municipio e del Museo Archeologico.