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San Felice Circeo

Descrizione

In provincia di Latina, San Felice Circeo è incastonato a metà del promontorio del Circeo, immerso nel verde del Parco Nazionale del Circeo. Nell'Odissea di Omero si legge che proprio qui vivesse la maga Circe, colei che trasformò in maiali gli uomini di Ulisse sul quale, tuttavia, gli incantesimi della maga non avevano alcun effetto, grazie all'erba Moly, suggeritagli da Ermes, che cresce spontaneamente sul promontorio.
Al di là della leggenda, ciò che è certo è che l'area fu abitata dall'uomo sin dai tempi più remoti, come attestano i reperti portati alla luce nel corso del XX secolo dal professor Alberto Carlo Blanc, durante le sue spedizioni archeologiche nelle grotte marine situate sul versante meridionale del promontorio. Qui, infatti, rinvenne il cranio di un uomo di Neanderthal, mandibole, attrezzi ed utensili, resti di pasti e fuochi. Intorno al 1000 a.C. vi si stanziarono gli Etruschi, sconfitti, successivamente dai Volsci. Fu approdo commerciale dei Focei, una popolazione di origine greca, stanziatasi presso le colonie magno-greche della Sicilia e a cui, probabilmente, si deve la leggenda della maga Circe. Occupata dai Romani nel 393 a.C., la colonia tentò più volte di ribellarsi al controllo dell'Urbe, subendo, per tali motivi, dure sconfitte e ripercussioni. In epoca imperiale la zona di Torre Paola divenne il centro di tutte le attività, nonché luogo privilegiato per la costruzione di ville residenziali; qui, con molta probabilità, transitava anche la Via Severiana, fatta costruire da Settimio Severo nel III secolo d.C.. Dopo la caduta dell'Impero Romano ha inizio un periodo buio, caratterizzato da continue incursioni di pirati saraceni. Nel 1100 passa nelle mani dei Frangipane e nel 1240 papa Gregorio IX cede la Rocca Circeii ai templari, affinché la difendessero dagli assalti dei pirati saraceni. Passò, poi, agli Annibaldi, ai Caetani, ai Ruspoli e agli Orsini. Fu ceduto alla Reverenda Camera Apostolica che, ad eccezione della breve parentesi del principe Stanislao Poniatowsky, la tenne fino all'Unità d'Italia nel 1870.
Siti di interesse:
- il caratteristico centro storico, dall'impronta tipicamente medievale, situato su un balcone naturale a circa 100 metri s.l.m.;
- le mura di cinta poligonali risalenti al VI secolo a.C.;
- l'acropoli (III secolo a.C.), ultimo baluardo difensivo della città di Circeii;
- le grotte marine in cui il professor Blanc riportò alla luce interessantissimi resti preistorici, che attestano non solo la presenza dell'uomo in queste zone sin dai tempi più antichi, ma anche quella di animali oggi del tutto impensabili, come rinoceronti, ippopotami e elefanti. Ci riferiamo alla Grotta delle Capre, Grotta Guattari, Grotta del Fossellone, Grotta Breuil e il Riparo Blanc.
- la Torre dei Templari, costruita tra il 1240 e il 1259 dai cavalieri templari durante la loro permanenza sul promontorio, a difesa delle scorrerie saracene;
- il Palazzo Baronale, fatto edificare nel XIV secolo dalla famiglia Caetani; all'interno le sale presentano affreschi dell'Ottocento;
- le Torri Papali, fatte costruire lungo la costa per difendere la popolazione dalle scorrerie piratesche (Torre Paola, Torre Moresca, Torre Cervia, Torre Fico, Torre Vittoria e Torre Olevola);
- il faro di Capo Circeo, fatto costruire nel 1866 da Papa Pio IX;
- il santuario di Santa Maria della Sorresca, sulle rive del lago di Paola;
- la Chiesa di San Felice Martire;
- la Chiesa di San Francesco d'Assisi;
- la Chiesa di Santa Maria degli Angeli;
- la Chiesa dell'Immacolata;
- la Chiesa della Madonna della Mercede.

Mappa

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