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Tufo

Descrizione

Il toponimo fa riferimento alla roccia di origine magmatic,a molto comune in questa zona. Comune in provincia di Avellino, situato sulla destra orografica del fiume Sabato, ai piedi del monte Gloria, poco distante dal capoluogo di provincia, l'abitato di Tufo è come una macchia di colore che si allunga nel verde scuro del paesaggio interrompendone la monotonia. Il terreno particolarmente fertile, argilloso e ricco di zolfo, produce un vino bianco DOCG aromatico, molto famoso ed apprezzato: il Greco di Tufo. Il vitigno da cui si produce era conosciuto e coltivato nel sud Italia già prima della fondazione di Roma ed ha trovato in questi luogi i fattori ideali per esprimersi al meglio.
L'abitato si sviluppò progressivamente intorno ad un castello in età longobarda; feudo del conte di Ariano, fu più volte assaltato. Assunse importanza crescente grazie alla sua posizione dominante che consentiva il controllo di una vasta area circostante. Nella seconda metà del XIII secolo fu teatro di uno storico scontro tra Svevi ed Angioini. Fu nell'area sannita fino al Quattrocento, poi tornò sotto l'influenza avellinese. Nel XV secolo fu sotto gli Aragonesi e nel Settecento fu ceduto ad un conte veneziano. A partire dalla seconda metà del XIX secolo ebbe inizio lo sfruttamento delle miniere di zolfo che continuò fino agli anni '70 del Novecento.
Da vedere:

La chiesa di Santa Maria Assunta con annesso oratorio risale al Settecento. Danneggiata dal sisma dell'80, conserva la facciata e le torri campanarie.
La chiesa-grotta di San Michele, situata a poca distanza dal centro abitato, conserva un altare con una statua raffigurante San Michele Arcangelo.
La chiesa di San Paolo nell'omonima frazione.
Il castello medievale, situato in posizione dominante il paese, fu fatto edificare su ordine di Aione del Tufo. Della originaria struttura rimangono buona parte delle mura e tre torrioni a base circolare.
Le miniere di zolfo scoperte nel 1886 ed ora in disuso. Le gallerie giungono fino a 300 metri di profondità.
Il palazzo Di Marzo, preceduto da una scalinata in pietra, è arricchito da una torre circolare.

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