Situato sull'altopiano omonimo, Lavarone (Lavròu in cimbro, Lafraun in tedesco) è un comune sparso della provincia di Trento, composto da ben 19 frazioni, di cui nessuna, in realtà, porta il nome del paese. Per dirla con una celebre frase di Sigmund Freud, che qui spesso soggiornava, "Lavarone è ovunque e da nessuna parte". Il toponimo, attestato per la prima volta nel 1184, deriverebbe dalla radice latina medievale "fossa luparia", ossia "fossa scavata per catturare i lupi", con chiaro riferimento al periodo in cui l'altopiano era completamente ricoperto da foreste.
E' una località turistica visitabile in ogni periodo dell'anno: in inverno, infatti, è la meta ideale per gli amanti dello sci e degli sport invernali, grazie alle piste dello Skitour dei Forti, dello Ski Center Lavarone ed alla vicinanza con Millegrobbe, dove praticare lo sci nordico. In estate, invece, i lunghi sentieri, percorribili a piedi, a cavallo e in mountain bike, il lago balneabile, il Parco Palù e gli splendidi borghi rendono Lavarone apprezzabile anche durante la bella stagione.
Sebbene la prima testimonianza documentale risalga al 1184, alcuni scavi archeologici hanno testimoniato la presenza di insediamenti abitativi sull'altopiano sin dalle epoche più remote. A partire dal I secolo a.C. fu soggetta a varie popolazioni: Galli, Reti, Romani, Franchi e Longobardi. Nel 917 l'imperatore Berengario donò il territorio al vescovo di Padova; successivamente entrò a far parte dei domini del vescovo di Feltre. Già a partire dal XII secolo cominciarono ad insediarsi a Lavarone, così come a Folgaria, i coloni cimbri, favoriti anche dal vescovo-principe di Trento. In quest'area del Trentino, infatti, fino al XIX secolo, era comunemente parlato il cimbro, ossia il dialetto antico tedesco.
Siti di interesse:
- il Forte Belvedere-Gschwent, fortezza austro-ungarica realizzata nel 1908-1912, col compito di difendere quella zona particolarmente esposta agli attacchi di truppe italiane. E' una delle massime espressioni di edilizia militare austriaca in territorio trentino. Attualmente è sede di un Museo storico con fini divulgativi e didattici, dedicato non soltanto a Forte Belvedere e alle fortezze degli Altipiani, ma anche alle più ampie problematiche locali e internazionali della prima guerra mondiale.
- la Chiesa di San Floriano, il cui attuale aspetto è dovuto ai lavori di ampliamento intervenuti nella prima metà dell'Ottocento;
- la Cappella dell'Assunta.
- il lago di Lavarone.