Situato alle pendici occidentali dell'Etna, Bronte fu abitata sin dall'antichità dai Siculi, prima, e poi nell'ordine da Greci, Cartaginesi e Romani. Il nome deriva dal greco e significa "boato, tuono", con riferimento alle violente esplosioni del vicino vulcano che ha più e più volte raso al suolo il paese.
La città di Bronte nacque nel 1520 per decreto dell'Imperatore Carlo V che decise di fondere 24 piccoli agglomerati appartenenti al monastero di Maniace. Ferdinando I di Borbone, invece, nel 1799 insignì l'ammiraglio Orazio Nelson del titolo di duca di Bronte per ricompensarlo dell'eccellente servizio reso durante la Rivoluzione Napoletana.
Dal punto di vista architettonico ricordiamo Colleggio Capizzi eretto nel XVIII secolo in stile barocco, la Chiesa Madre dedicata alla Trinità del XVI secolo, la rinascimentale Chiesa di S. Giovanni del 1580 e la Chiesa dell'Annunziata, costruita nel 1535, che presenta uno splendido portale di pietra arenaria.
Infine Bronte è nota anche per la produzione del pistacchio, perno dell'economia locale.