Affacciata sulla costa adriatica a nord di Bari, Barletta è situata di fronte al promontorio del Gargano, all'imboccatura sud-est del Golfo di Manfredonia.
Le prime testimonianze risalgono al IV secolo a.C., quando nella Tavola Peutingeriana si fa riferimento ad un centro chiamato Bardulos. Tuttavia fu solo nel VI sec. d.C. che la città fece registrare il primo incremento, quando accolse gli abitanti di Canosa, sfuggiti alla distruzione della propria città ad opera dei Longobardi. Durante il periodo delle Crociate, il suo fu uno dei porti più importanti dell'Adriatico, grazie alla sua posizione propizia per il raggiungimento della Terrasanta. Proprio il passaggio di mercanti, pellegrini e guerrieri diretti in Medio Oriente diede origine alla fortuna della città. Il grande afflusso di capitali non si interruppe con la fine delle Crociate e gli ordini religiosi che si erano insediati a Barletta per l'occasione si dimostrarono assai abili nel gestire ingenti patrimoni dando origine ad un ricco patriziato. Più tardi anche l'imperatore Federico II prese atto dell'importanza di Barletta e la volle fra le città demaniali del suo regno.
Nel 1503 l'osteria di Veleno a Barletta fu il luogo in cui un alterco fra italiani e francesi causò il confronto fra i soldati delle due parti che è passato alla storia come la "disfida di Barletta". La Motte, il capitano di una guarnigione di soldati francesi, con arroganza osò mettere in dubbio il valore dei soldati italiani, questi dimostrarono la infondatezza delle sue affermazioni direttamente sul campo in una sfida senza esclusione di colpi che li vide vincitori.
Posto ai margini della città di Barletta, il Castello Svevo è un poderoso edificio il cui nucleo originario risale all'XI secolo. Divenne castello e dimora sveva come testimoniano le aquile imperiali scolpite nelle lunette di due finestre nel cortile. All'interno è conservato un busto calcareo di Federico II, risalente al XIII secolo, ed il c.d. Sarcofago degli Apostoli, prima testimonianza del Cristianesimo a Barletta, risalente al III-IV sec. d.C..
La Cattedrale di Santa Maria Maggiore fu edificata su un sito paleocristiano VI secolo e su un edificio altomedievale dell' XI secolo. Fu realizzata in stile romanico con alcuni elementi gotici (il rosone ed il finestrone). Al suo interno, le navate sono divise da file di colonne lisce con capitelli di diversa forma, stile e dimensione, probabilmente provenienti da chiese paleocristiane. All'edificio romanico terminante con tre absidi fu aggiunta la parte gotica. La chiesa in quest'area si allarga fino ad assumere una pianta trapezoidale, con navate laterali più alte di quelle romaniche.
La Basilica del Santo Sepolcro, il cui nome indica il profondo legame tra la città di Barletta e la Terra Santa, risale alla fine del XII secolo. Nella facciata principale domina una porta con arco ogivale, mentre lungo la fiancata sinistra troviamo profonde arcate cieche sormontate da un baldacchino.
Palazzo Della Marra, faccto costruire nel 500 dalla nobile famiglia Della Marra, è forse uno degli unici esempi di Barocco Leccese al di fuori del territorio salentino. Ammirevole soprattutto è il prospetto principale ove si apre il portone affiancato da due colonne bugnate e da due figure che rappresentano la vecchiaia e la giovinezza. Il balcone è sorretto da cinque mensole raffiguranti mostri, cani e grifi.
Ricodiamo, inoltre, la Chiesa di San Gaetano, la Chiesa di Sant'Andrea, la Chiesa di San Giacomo, il Palazzo Santacrice, il Palazzo Leone Pandolfelli, Porta Marina - in passato rappresentava una sorta di dogana per il controllo delle merci e delle persone che volevano entrare nelle mura della città - e la statua di Eraclio, anche detta Colosso di Barletta, che rappresenta un uomo in vesti romane tardo imperiali.